UN Special Rapporteur urges Italy put human rights at core
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UN Special Rapporteur urges Italy to put human rights at the core of its border management policy
ROME (8 October 2012) – At the end of his nine-day mission to Italy, the United Nations Special Rapporteur on the human rights of migrants, François Crépeau, urged the Italian authorities to prioritise a human rights approach when dealing with irregular migration, and not to let security concerns overshadow human rights considerations.
The UN Expert made six key recommendations* today to the Government of Italy on the management of the European Union’s external borders, ranging from bilateral agreements with Libya and other neighbours, to full access by international organisations to migrants, and fairer appeal systems to challenge expulsion and holding orders.
To that end, Mr. Crépeau made the following preliminary recommendations:
Bilateral agreements:
“Ensure that migration cooperation with Libya does not
lead to any migrant being returned to Libyan shores against
their will, either by Italian authorities, or by Libyan
authorities with the technical or logistical support of
their Italian counterparts.”
“Although the EU has negotiated a number of EU wide readmission agreements, the absence of a clear regional framework for such agreements, including a lack of minimum human rights standards, has led to the creation of a number of bilateral readmission agreements between Italy and its neighbours which often do not appear to have human rights at their core.”
‘Push-backs’
“In light of the
decision of M.S.S. v Greece, in which the European
Court of Human Rights held that Greece was not a safe
country of return for asylum seekers, and given the
testimony I heard from migrants who transited through Greece
regarding extreme xenophobic violence against migrants,
Italy should formally prohibit the practice of informal
automatic ‘push-backs’ to Greece.”
Full
access by international organisations
“Guarantee the full access by international
organisations, including UNHCR and IOM, civil society
organisations and lawyers to all areas where migrants are
held or detained.”
“There is no general authority with investigative powers to monitor the activities of all migrant detention call places where migrants are held. I note the Praesidium Project is a positive step, as it provides a framework for access to some centres for a coalition of organisations including the IOM, UNHCR, the Red Cross and Save the Children. Yet, these organisations are still not given full and continuous access to all centers, most notably the temporary centers where the Tunisians and Egyptians are held for quick processing and removal.”
Regulatory framework with human rights at its
core
“Develop a nation-wide regulatory
framework, with respect for human rights at its core, for
the organisation and management of all migrant detention
centres.”
Appeal system
“Develop
a simpler and fairer appeal system for expulsion and
detention orders that integrates human rights considerations
at each procedural step.”
Identification
system
“Develop a speedier identification
system, including commencing the identification of foreign
inmates whilst in prison, in order to make sure that
detention of migrants for identification is limited to the
shortest time possible, with a maximum of 6 months.
During his mission, UN Human Rights Council’s envoy visited Rome, Florence, Palermo, Trapani, Bari and Castel Volturno, where he met with Government representatives, civil society and international organisations, as well as many migrants themselves, often in an irregular situation. The Special Rapporteur also visited three Centers of Identification and Expulsioni (CIE) in Trapani (Milo), Bari (Palese) and Rome (Ponte Galeria).
Mr. Crépeau’s visit to Italy was the fourth stage in his yearlong study on the management of the EU external borders. Earlier this year, he visited Brussels, Vienna, Tunisia and Turkey. He will also visit Greece in November.
The study, launched by the United Nations Special Rapporteur on the human rights of migrants, will result in a special thematic report which will be presented to the UN Human Rights Council in June 2013.
(*) Check the full end-of-mission statement by the Special Rapporteur: http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=12640&LangID=E
ENDS
François Crépeau (Canada) was appointed Special Rapporteur on the human rights of migrants in June 2011 by the UN Human Rights Council, for an initial period of three years. As Special Rapporteur, he is independent from any government or organization and serves in his individual capacity. Mr. Crépeau is also Full Professor at the Faculty of Law of McGill University, in Montréal, where he holds the Hans and Tamar Oppenheimer Chair in Public International Law and is scientific director of the Centre for Human Rights and Legal Pluralism. Learn more, log on to: http://www2.ohchr.org/english/issues/migration/rapporteur/index.htm
Read the International Convention for the Protection of the Rights of All Migrant Workers and Members of their Families: http://www2.ohchr.org/english/law/cmw.htm
UN Human Rights, Country Page – Italy: http://www.ohchr.org/EN/Countries/ENACARegion/Pages/ITIndex.aspx
UN Human Rights,
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COMUNICATO STAMPA
Il
Relatore speciale dell’ONU esorta l’Italia a promuovere
una politica di gestione delle frontiere basata sui diritti
umani
ROMA (8 ottobre 2012) – Al termine
della sua missione di nove giorni in Italia il Relatore
speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti,
François Crépeau, ha esortato le autorità italiane a
privilegiare un approccio basato sui diritti umani nel
trattamento dei migranti irregolari e a garantire che le
esigenze in materia di sicurezza non mettano in secondo
piano il rispetto dei diritti.
L’Esperto ha trasmesso oggi sei raccomandazioni chiave* al Governo italiano sulla gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea. Tali raccomandazioni riguardano, tra le altre cose, gli accordi bilaterali con la Libia e altri paesi vicini, il pieno accesso da parte delle organizzazioni internazionali ai migranti e vie di ricorso piu eque per quanto attiene ai provvedimenti di espulsione e di trattenimento.
A tal fine, il Prof. Crépeau ha trasmesso le seguenti raccomandazioni preliminari:
Accordi
bilaterali:
“Garantire che la cooperazione in
materia di immigrazione con la Libia non consenta il
rimpatrio di nessun migrante verso le coste libiche contro
la sua volonta, sia da parte delle autorità italiane che da
parte di quelle libiche con il sostegno tecnico o logistico
delle controparti italiane”.
“Sebbene l’UE abbia negoziato una serie di accordi di riammissione a livello europeo, l’assenza di un chiaro quadro regionale per tali accordi, inclusa la mancanza di norme minime sui diritti umani, ha comportato la stipula di diversi accordi bilaterali di riammissione tra l’Italia e i paesi vicini che, non sempre, danno preminenza al rispetto dei diritti umani”.
‘Respingimenti’
“Nella sentenza M.S.S. c. Grecia, la Corte
europea dei Diritti umani ha stabilito che la Grecia non è
un paese sicuro ai fini del rimpatrio dei richiedenti asilo;
alla luce di questa sentenza e delle stesse testimonianze
raccolte dai migranti che hanno attraversato la Grecia e che
mi hanno informato in merito agli episodi di estrema
violenza xenofoba nei loro confronti, auspico che l’Italia
vieti formalmente la pratica dei ‘respingimenti’
automatici informali verso la Grecia.”
Pieno accesso delle organizzazioni
internazionali
“Garantire il pieno accesso
delle organizzazioni internazionali, inclusi l’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e
l’OIM, le organizzazioni della societa civile e gli
avvocati, a tutte le strutture in cui i migranti sono
trattenuti o detenuti.”
“Non vi è un’autorità preposta con poteri d’indagine che abbia il compito di monitorare le attivita di tutti le strutture di detenzione in cui sono trattenuti i migranti. Prendo atto del Progetto Praesidium quale misura positiva che fornisce un quadro per l’accesso ad alcuni centri da parte di una colazione di organizzazioni incluse l’OIM, l’UNHCR, la Croce rossa e Save the Children; tuttavia, a queste organizzazioni non è ancora consentito un accesso pieno e costante a tutti i centri, soprattutto ai centri temporanei in cui sono trattenuti i cittadini tunisini ed egiziani per i quali è prevista una procedura accelerata per il loro allontamento. ”
Quadro normativo incentrato sui diritti
umani
“Mettere a punto un quadro normativo di
respiro nazionale, incentrato sui diritti umani, per
l’organizzazione e la gestione di tutti i centri di
trattenimento dei migranti.”
Vie di
ricorso
“Approntare una procedura d’appello
piu semplice ed equa per i provvedimenti di espulsione e
trattenimento che tuteli i diritti umani in ogni sua
fase.”
Procedura di identificazione
“Sviluppare un piu rapido meccanismo di
identificazione che preveda, tra l’altro, l’avvio delle
procedure di identificazione dei cittadini stranieri
detenuti in carcere ancor prima del loro rilascio, cosi da
garantire che il trattenimento di questi migranti nei CIE
sia il piu breve possibile, con un termine massimo di 6
mesi.”
Nel corso della sua missione, l’Inviato dei Consiglio dei Diritti umani dell’ONU si e recato a Roma, Firenze, Palermo, Trapani, Bari e Castel Volturno, dove ha incontrato i rappresentanti del Governo, la societa civile e le organizzazioni internazionali nonche molti migranti, spesso irregolari. Il Relatore speciale ha inoltre visitato tre Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) a Trapani (Milo), Bari (Palese) e Roma (Ponte Galeria).
La missione di François Crépeau in Italia è la quarta tappa di uno studio di un anno sulla gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea. All’inizio di quest’anno, il Relatore speciale si è recato a Bruxelles, a Vienna, in Tunisia e in Turchia, e visiterà la Grecia nel mese di Novembre.
Lo studio, promosso dal Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti, si concluderà con uno speciale rapporto tematico che sarà presentato al Consiglio dei Diritti umani dell’ONU a giugno 2013.
(*) Leggete il discorso dell’Esperto: http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=12640&LangID=E
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François Crépeau (Canada) was appointed Special Rapporteur on the human rights of migrants in June 2011 by the UN Human Rights Council, for an initial period of three years. As Special Rapporteur, he is independent from any government or organization and serves in his individual capacity. Mr. Crépeau is also Full Professor at the Faculty of Law of McGill University, in Montréal, where he holds the Hans and Tamar Oppenheimer Chair in Public International Law and is scientific director of the Centre for Human Rights and Legal Pluralism. Learn more, log on to: http://www2.ohchr.org/english/issues/migration/rapporteur/index.htm
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jzalcberg@ohchr.org) or write to migrant@ohchr.org
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